
Tutti amiamo festeggiare San Valentino, il giorno dedicato agli innamorati, ma quanti di noi conoscono la vera storia di questa giornata e del suo Santo protettore?
Molte sono le teorie che riguardano la vita di San Valentino. La teoria più quotata è quella che identifica il Santo in un vescovo di Terni, morto a 95 anni. Questo sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano. L’intervento del Santo permise di superare l’opposizione della famiglia della ragazza, contraria al matrimonio con il soldato pagano. Presto si scoprì che la giovane era gravemente malata, Valentino la raggiunse al capezzale dove il giovane pagano innamorato gli chiese di non essere mai separato dalla sua amata. Valentino li battezzò e poco dopo averli uniti in matrimonio, entrambi gli innamorati morirono.
Inizialmente la festa del Santo si celebrava il 15 febbraio, ma per sostituire la festa pagana dei Lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco, Papa Gelasio I nel 496 d.c. legò questa festività a San Valentino, divenuto da allora patrono degli innamorati.
La seconda teoria dice che un giorno San Valentino vide passare, vicino al suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Allora l’uomo andò incontro alla coppia con in mano una rosa, gliela regalò pregandoli di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della stessa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la coppia gli chiese la benedizione del loro matrimonio. Quando la storia si diffuse, molti decisero di andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese, il giorno dedicato alle benedizioni. Poi la data è stata ristretta solo a febbraio, perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.